Cloud per le PA: la situazione e i vantaggi della nuvola

Con l’attivazione del PSN, Polo Strategico Nazionale a dicembre 2022, la migrazione al cloud delle pubbliche amministrazioni italiane ha preso una direzione decisiva. Oltre 300 amministrazioni hanno già aderito al PSN, testimoniando l’efficacia e l’attrattiva di questa infrastruttura digitale. 

Il PSN rappresenta una svolta e un’opportunità per l’intera pubblica amministrazione italiana. L’obiettivo è quello di portare il 75% delle PA su cloud entro il termine del programma PNRR, attraverso un percorso guidato e semplificato che risponde alle diverse esigenze e capacità tecnologiche delle amministrazioni. 

La piena attivazione del Polo Strategico Nazionale, infatti, ha creato un framework nuovo, nel quale il passaggio al Cloud per la PA diventa un concetto meno ostico, più familiare e più concreto, anche negli enti con minore capacità di trasformazione tecnologica. In breve, Il PSN è un passaggio storico per la PA italiana, che accresce la consapevolezza di dover avanzare senza indugi nella migrazione al Cloud.  

 

La prova impegnativa del Cloud PA tra vantaggi e esigenze urgenti

I vantaggi del Cloud per la PA sono innegabili. Li riassume efficacemente AgID: “L’adozione dell’infrastruttura cloud consente di migliorare l’efficienza operativa dei sistemi ICT, conseguire significative riduzioni di costi, rendere più semplice ed economico l’aggiornamento dei software, migliorare la sicurezza e la protezione dei dati e velocizzare l’erogazione dei servizi a cittadini e imprese”. 

Tuttavia, per gli enti di piccole dimensioni il percorso che porta a tali benefici è tutt’altro che semplice e lineare. 

Innanzitutto, non tutte le amministrazioni sono adeguatamente sensibilizzate e competenti sul tema, sugli obiettivi, sui passaggi operativi del processo di migrazione e sulle opportunità offerte dall’infrastruttura Cloud per la PA. 

Parallelamente, l’individuazione di tecnologie, di infrastrutture cloud affidabili e resilienti e soluzioni è un passaggio tanto cruciale quanto complesso da compiere in autonomia.  

Infine, c’è il tema delle competenze interne agli enti, che soffrono l’assenza di professionisti specializzati. 

Per fare fronte a queste difficoltà, la strategia Cloud delineata da AgID ha previsto un percorso di qualificazione per i soggetti pubblici e privati che intendessero fornire servizi cloud alla PA. Il concetto di partenariato pubblico/privato si sta rivelando fondamentale per la trasformazione digitale degli enti pubblici.  

 

Software in cloud a riuso gratuito: i vantaggi a partire dalla gestione documentale  

Tra i primi obiettivi di un’amministrazione pubblica c’è il miglioramento dei propri flussi di lavoro. Razionalizzare e snellire i workflow e la gestione documentale semplifica l’esperienza dei dipendenti e dei cittadini di riferimento.  

Tra le soluzioni offerte da Dilaxia c’è BABEL, un software a riuso gratuito che la società implementa e manutiene costantemente a vantaggio di tutti gli Enti pubblici e ASL che vogliano usufruirne. 

La soluzione permette di gestire protocolli, determine, delibere e Pec da un’unica Scrivania Virtuale. Inoltre, non richiede la gestione dei sistemi. 

Grazie alla sua esperienza di cooperazione diretta con la PA, Dilaxia è un partner ideale in questa fase di migrazione al Cloud per la PA.

 

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