Migrazione al Cloud: le sfide per gli IT Manager
Oggi, il 57% delle piccole e medie imprese italiane utilizza almeno un servizio cloud. Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano, in Italia il mercato del cloud ha raggiunto nel 2024 un valore di 6,8 miliardi di euro, con una crescita del 24% rispetto all’anno precedente. Le aziende scelgono la migrazione sul “cloud” per ottenere maggiore scalabilità, ridurre i costi e colmare il gap tecnologico, beneficiando al contempo di maggiore agilità e sicurezza.
Il cloud Ibrido come soluzione predominante
L’architettura di cloud ibrido è ormai predominante nelle strategie aziendali: il rapporto IBM Transformation Index ha rilevato che il 71% delle aziende ritiene difficile realizzare il pieno potenziale della trasformazione digitale senza una solida strategia di cloud ibrido.
Questa architettura consente una maggiore flessibilità operativa, combinando le risorse di cloud pubblico e privato in un’unica soluzione integrata. Per gli IT Manager, gestire una soluzione cloud ibrida significa avere la responsabilità di un ambiente complesso e distribuito, con la sfida di trovare la migliore strategia di migrazione.
Ecco, dunque, cosa valutare quando si sceglie di migrare sul cloud.
Sicurezza dei dati e applicazioni: una priorità essenziale
La sicurezza dei dati è una priorità assoluta nella migrazione al cloud, specialmente per le aziende che gestiscono dati sensibili o sistemi critici. Sebbene le misure di sicurezza adottate dai cloud provider siano spesso più avanzate rispetto a quelle delle singole imprese, la migrazione può introdurre nuove vulnerabilità se esistono già lacune interne. È essenziale, quindi, che le aziende valutino attentamente le loro policy di classificazione e protezione dei dati, garantendo una strategia di sicurezza completa che contempli sia i dati migrati sia quelli eventualmente rimasti on-premise.
Scegliere l’ambiente cloud giusto per la propria azienda
Una delle decisioni chiave per l’IT Manager riguarda la scelta dell’ambiente cloud più adatto alle esigenze dell’azienda. Si tratta, infatti, di far convergere e dialogare tra loro diversi ambienti affinché siano capaci di supportare rapidamente i cambiamenti e garantire nel lungo periodo la sostenibilità economica del business
Le opzioni includono il cloud pubblico, che consente di usufruire di infrastrutture condivise, e il cloud privato, che offre maggiore controllo con infrastrutture dedicate.
Le soluzioni ibride e multicloud sono oggi le scelte preferite, poiché combinano la flessibilità dei servizi pubblici con la personalizzazione del cloud privato, assicurando un perfetto equilibrio tra scalabilità e sicurezza.
Orientarsi tra IaaS e SaaS
Proprio perché incaricato di trovare la soluzione più adatta alla propria azienda, l’IT manager è chiamato anche a valutare l’opportunità di implementare veri e propri server su cloud o di spostare sul cloud soltanto i servizi. Due sono le principali strade percorribili: Infrastructure as a Service (IaaS) o Software as a service (SaaS). La differenza tecnica tra le due soluzioni sottintende una diversa esigenza aziendale.
Se l’organizzazione utilizza servizi standard, data base o webservice senza particolari personalizzazioni, si può pensare di optare efficacemente per la soluzione SaaS: i cloud provider infatti offrono già una molteplicità di servizi a cui attingere. Se, invece, l’organizzazione ha la necessità di utilizzare software e programmi configurati in modo avanzato, diventa più efficace una soluzione IaaS, per configurare servizi e installare sistemi operativi con software e personalizzazioni su uno e più server cloud.
Conclusioni
La migrazione al cloud offre importanti opportunità per le aziende italiane, ma presenta anche sfide significative. Con l’ambiente cloud in continua evoluzione e le esigenze aziendali che diventano sempre più complesse, il ruolo dell’IT Manager è cruciale per garantire una migrazione sicura, scalabile e allineata con gli obiettivi aziendali. Affrontare le sfide di sicurezza, scegliere l’ambiente cloud giusto e bilanciare i modelli IaaS e SaaS sono passi fondamentali per una migrazione di successo.
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